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Cure Termali e Fonti Centrali di Recoaro

Durante la stagione termale presso le Fonti centrali si possono assumere per bibita l'acqua Lora, la Lelia, la Lorgna, l'Amara e la Nuova. Altri tipi di acqua minerale si trovano nelle Fonti staccate, situate nella frescura di luoghi tranquilli e riposanti, facilmente raggiungibili con brevi passeggiate dal centro del paese: Fonte Franco-Aureliana, Fonte Capitello, Fonte Giuliana.

Recoaro Mille: la Conca d'Oro

Sciare a 360°: dipingi il tuo inverno di bianco a Recoaro Terme

E' il punto più scenografico e conosciuto di tutta la conca, assieme al passo di Campogrosso punto di partenza per le escursioni e le passeggiate. Si raggiunge con una comoda strada che sale abbastanza ripida dalla frazione di San Quirico di Valdagno collocata lungo la strada statale 246. E’ difficile immaginare, osservando le dolci e soleggiate ondulazioni a prato-pascolo della Conca di Recoaro Mille, che un tempo la zona era interamente ricoperta da un grande bosco di faggi! La "busa" di Pizzegoro, infatti, deve il suo aspetto attuale alla radicale opera di disboscamento messo in atto intorno al XV secolo dalla Serenissima Repubblica per far fronte all’enorme richiesta di legname dei propri cantieri navali.

La Conca di Smeraldo

Il fascino paesaggistico di Recoaro Terme e di tutto il comprensorio detto delle Piccole Dolomiti nasce dal felice incontro di geometrie opposte, quello verticale delle guglie dolomitiche che si scontra con quello orizzontale dei prati dolci ricchi di vegetazione e di pascoli, ancora intensamente sfruttati dall'economia montana della malga. Molto interessante si rivela la geologia del territorio recoarese: in quanto le rocce appartengono al periodo denominato Triassico, conosciute in tutta Europa per la loro integrità e sono oggetto di studio e di pubblicazioni scientifiche.

Testimonianze della preistoria: fossili

Recoaro Terme è celebre per l'acqua oligominerale Lora che viene attualmente commercializzata, e per le altre acque minerali che sono utilizzate nelle terme delle Fonti Centrali, fin dalla loro scoperta nel 1689. 
Anche dal punto di vista geologico, il territorio recoarese risulta molto ricco, con una vastità di differenti tipi di rocce affioranti che furono di spunto al geologo veronese Giovanni Arduino per la suddivisione in ere geologiche ancora oggi usate.